sabato 26 dicembre 2009

San Giovanni Battista di Leonardo, mostra straordinaria a Milano


Piazza della Scala, Palazzo Marino. Nemmeno lo sapevo e quando ho visto la piccola coda (una trentina di persone) sono andata a curiosare... Il San Giovanni Battista di Leonardo! Premetto che sono un'appassionata della produzione di Leonardo e mi sono prefissata di tornarci la mattina dopo. L'apertura era alle 11.00 ma io mi trovavo già lì davanti alle 9.30. La sala espositiva in quel momento era riservata alle scolaresche, tuttavia una coppia di signori anziani s'informano gentilmente rivolgendosi al vigile di picchetto se era possibile fare un'eccezione, io ascolto interessata. Il vigile dopo consultazione con gli organizzatori ed il personale, acconsente al nostro ingresso con raccomandazione di non interferire con l'attività degli studenti e di accedere all'apposito stand solo in un secondo momento!
Fantastico, entriamo assieme ad un'altra coppia riuscita anch'essa ad intrufolarsi. Ci teniamo a debita distanza intanto che lo stand resta occupato dalla scolaresca, ma ciò non c'impedisce di lanciare le prime sbirciate al dipinto fagocitando le spiegazioni che la guida infonde ai giovani studenti sparpagliati per terra ai piedi del capolovoro leonardiano. Ecco che se ne vanno! Possiamo accedere. 
Resto pietrificata dall'emozione, non avrei pensato ad un tale effetto su di me. Addiritura dopo pochi minuti resto completamente da sola! Io e il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci, una delle opere più preziose al mondo, non solo per la perfezione artistica che la caratterizza, ma anche per le implicazioni enigmatiche che la pervadono. Osservo, con commozione, quel viso che non si riesce a stabilire se maschile o femminile o volutamente entrambi. E Cosa voleva dire Leonardo con tutto ciò? Mille teorie sparse tra libri e rete mi sovvengono coinvolgendomi in un rapimento sublime. Osservo le fattezze del corpo anch'esse delineate con sopraffina ed intrigante ambiguità. Una luminosità incredibile! Sembra davvero impossibile stabilire se la luce si diffonde  dal quadro o da un'illuminazione esterna. Il dinamismo di quel dito rivolto verso il cielo accompagnato dall'espressione degli occhi che ti guardano intensamente e paiono vivi...Ho ancora il dipinto davanti agli occhi, adesso, mentre scrivo, io che non ho la minima capacità di memoria fotografica, ce l'ho davanti come se fossi ancora là. E ancora, pensandoci, mi emoziono..

Irripetibile. Al Louvre farà lo stesso effetto? Sono stata fortunata, questo quadro è stato in mostra a Milano soltanto per un mese, a ingresso gratuito.