sabato 27 luglio 2013

Museo del Novecento di Milano

Inaugurato nel 2010, il museo del Novecento è una tappa obbligatoria per tutti gli amanti e appassionati d'arte che hanno l'occasione di visitare Milano. Qualche mese fa ho avuto il piacere di visitarne le sale espositive - era una piovosa mattina primaverile - e sono rimasto entusiasta dallo stile moderno e rigoroso con cui le varie opere appartenenti alla collezione sono state disposte all'interno dell'edificio, in maniera tale da coinvolgere gli spettatori in un percorso temporale artistico dalle molteplici sfaccettature e varietà di stili. La collezione comprende circa quattrocento opere, moltissime delle quali provenienti dalla collezione privata Jucker,  ed ha la sua sede nel palazzo dell'Arengario in piazza del Duomo.


Il percorso si snoda attraverso una grande rampa a spirale, che procede verso l'alto ed è contornata da una suggestiva vetrata a semicerchi. I dipinti della mostra appartengono a diversi periodi artistici: si va dal Futurismo, con dipinti di Umberto Boccioni e Giacomo Balla, alla metafisica di De Chirico (suo è il gruppo di sculture da I bagni misteriosi che apre la visita), passando attraverso l'astrattismo, l'informale, lo spazialismo e l'arte povera.  Oltre alle già citate sculture di De Chirico, una nota di merito spetta alla tela di Pelizza da VolpedoIl Quarto Stato, probabilmente una delle più note che si possono trovare in questa esposizione. 
Per quel che mi riguarda, le opere che più mi hanno entusiasmato sono state il Ritratto di Paul Guillaume di Amedeo Modigliani (uno dei miei artisti preferiti) e la scultura di Umberto Boccioni, uno dei massimi esponenti della corrente futuristicaForme uniche della continuità nello spazio. La bellezza di questa esposizione, però, risiede anche nella sua varietà: ecco che dunque il visitatore esigente potrà soddisfare la sua sete artistica con opere di PicassoKandinskijMatisse e, in tutta la loro provocante attualità, la discussa Merda d'Artista di Piero Manzoni e il Soffitto spaziale di Lucio Fontana, che con maestosità si libra in un gioco di movimenti e curve sopra questa magnifica esposizione dell'arte del Novecento.






Tiziano B.