Il Museo Boldini si trova lungo Corso Porta Mare, all'interno di Palazzo Massari. Lo stesso palazzo ospita diverse gallerie d'arte, e anche questo museo può essere considerato una galleria pittorica. Una visita che non può mancare nel background del perfetto amante dei musei in vacanza in Emilia Romagna.
Giovanni Boldini era un noto e stimato pittore ferrarese, nato a metà dell'800. Nel corso della vita studiò pittura fin da bambino, dapprima a Firenze e poi a Parigi, dove si stabilì definitivamente. Dipinse moltissimo, entrò a far parte molto presto dell'elite francese, tanto da essere richiestissimo, soprattutto per i ritratti delle donne.
La sua caratteristica principale è quella di dare luminosità ai quadri. Nel museo i più belli sono molto grandi, le donne venivano ritratte quasi tutte a figura intera e con ampi e delicati vestiti luccicanti. Il colore, anche nei pezzi su sfondo scuro, è brillante e penetrante, perfettamente curato in ogni particolare. In effetti molte sue opere sono esposte in diverse gallerie del mondo, tra cui il Museo d'Orsay e il Louvre.
Arrivati all'interno cominciamo a percorrere i lunghi corridoi del palazzo. Da rimanere a bocca aperta. Le stanze sono tipiche ottocentesche, si vede, soffitti altissimi, lampadari enormi extra lusso, sia al centro della sala che alle pareti, pavimenti con le tipiche mattonelline, ampie e alte finestre, affreschi alle pareti e nei soffitti.
Ad ogni parete della casa sono appesi i quadri di diversi artisti e moltissimi sono dello stesso Boldini. Gli oggetti del pittore non sono moltissimi, ma vi sono molti mobili, che rendono davvero l'idea del personaggio.
All'inizio del museo si entra in un corridoio, alle pareti del quale sono appesi dei quadretti di china e matita, probabilmente degli studi iniziali. In seguito vi sono diversi dipinti raffiguranti dei cavalli, molto luminosi: la sua capacità di giocare con le pennellate di colori e farle risplendere, anche usando la stessa tonalità, è sorprendente.
In seguito si arriva ad una sala enorme, forse una sala delle feste o da ballo. Quasi completamente vuota ma ricca di dipinti, presenta un grandissimo lampadario color oro, finestroni e un grande tavolo lungo, di legno scuro, con delle sedie "regali" anch'esse di legno scuro.
ritratto della principessa Marthe Lucile Bibesco |
Le porte erano tutte dalla stessa parte, come venivano costruite le vecchie case, e l'effetto, guardando in fondo al corridoio, è veramente unico! Da questa prima piccola sala, notiamo con stupore e finalmente conosciamo la bellezza di GIovanni Boldini. Due dei quadri erano fuori, in esposizione per la mostra Boldini Mon Amour di Montecatini Terme. Al loro posto una piccola fotocopia del dipinto e l'avviso. Il primo quadro è veramente sbalorditivo. Una donna vestita di nero, sullo sfondo nero, con una vivacità e ampiezza di colori e una luminosità forte. Il quadro era molto grande e alto e la donna era raffigurata a dimensioni reali. Dietro di lei il ritratto di un fanciullo, molto espressivo e realistico. Un divanetto completava il tutto, siamo rimasti diverso tempo in contemplazione!
Accedendo alle altre sale, si trova una piccola cappella, con un altare, un piccolo organetto a pedale e delle panchinette.
In seguito si arriva alla vera e propria esposizione. Quasi ogni sala è dotata di qualche divanetto per sedersi, perchè i quadri sono davvero moltissimi e c'è da perdersi. Le stanze sono quasi tutte con il caminetto visibile, ricche di specchi, tavoli e sedie, lampadari originali e naturalmente quadri, sia di Boldini che della scuola ferrarese ed emiliana del 1800. Vi sono diversi dipinti che raffigurano la nobiltà dell'epoca, ritratti e busti e qualche disegno.
A metà percorso è presente anche una stanza dedicata totalmente a Boldini, anche se al museo non mi hanno saputo dire se anche in vita fosse la sua stanza. Al centro si trova un letto a barca di piccole dimensioni, con due cuscini arrontondati da entrambe le parti e una stoffa di color ocra molto bel disegnata. Vicino ad esso uno specchio di legno, originale, delle poltrone in velluto color verdino, due scrivanie con il vetro e contenenti all'interno oggetti del pittore. Wow, erano davvero belle! In una c'erano dei libri, nell'altra molti colori, pennelli, tubetti ancora mezzi schiacciati (molto piccoli, una volta erano piccoli?), spatole, penne e calamai, contenitori, tavolozze di legno, insomma tutto l'occorrente per dipingere! Oltre a questo ho notato anche una piccola pipa, peccato che le scrivanie con gli oggetti, per me alquanto interessanti, non siano posizionate in modo favorevole, diciamo che per guardarci dentro bisognerebbe sporsi oltre la "catenella" e non si può. Nella stanza è presente inoltre il famoso ritratto di Giuseppe Verdi.
ritratto di Giuseppe Verdi con cilindro |
Donna in rosa |
I dipinti di Boldini che seguono sono quasi tutti di donne e sono meravigliosamente lucenti, peccato che anche altri non fossero presenti, come la famosa opera "Donna in rosa". Verso la fine vi sono diversi grandi quadri anche del 1700, probabilmente appartenuti alla famiglia. Anche un quadro ritratto di Boldini eseguito da Degas!
Boldini amava la sua Emilia e la sua Ferrara, è stato uno dei pochi italiani ad esporre al Louvre ed era noto in tutta Europa. Prima di morire ha scelto di tornare in patria e oggi la sua tomba si trova al Cimitero Monumentale della Certosa di Ferrara, accanto a quella dei genitori.
monumento a Boldini (ex tomba Boldini) |