L'ingresso si presenta in un grande palazzo d'epoca. Ormai sono abituata a questo tipo di edifici, la porta d'ingresso è a volta a crociera, subito sulla sinistra due gentili e simpatiche signore di mezza età che stanno alla biglietteria ci accolgono sorridenti. La casa si presenta un pò buia, le prime stanze sono piccole e gli affreschi sono poco illuminati e di conseguenza poco valorizzati. Inoltre alla cassa non avevano nessun opuscolo neanche illustrato, per cui il percorso è stato di difficile comprensione (purtroppo non posso ricordare a memoria tutti i nomi delle sale visitate). La prima, la sala dei Profeti, piccolina, appare piuttosto spoglia e con affreschi alti, dà però accesso a una bellissima sala, quella delle Sibille, molto più grande, con affreschi più visibili e meglio conservati. E' chiamata così per la presenta di dodici profetesse dipinte alle pareti (XV Secolo). Sono veramente bellissime, anche se la sala è un pò buia e i colori si vedono poco. La cosa più interessante della stanza è il prezioso camino con una cappa poligonale, enorme, anch'essa dipinta di verde, rosso e color oro..unica testimonianza di questo tipo di camini rimasta a Ferrara. Colpisce davvero, inoltre si presenta ancora con sculture ben visibili in rilievo.
Dalla Sala delle Sibille si accede al giardino esterno, un piccolo chiostro un pò lasciato a sè. In effetti questa è una zona che considero decadente. Ci sono due leoni in marmo sotto il porticato (che non appartenevano alla residenza), e un piccolo spazio verde con l'erba incolta. Qui la casa si snoda nel percorso museale del Lapidario, un tipo di musei che apprezzo solo in parte. Nelle altre sale della residenza sono conservati marmi e cotti della scuola ferrarese (XIII-XIX Secoli). I pezzi sono mescolati, in pratica è stata solo scelta una sede per loro, ma non hanno nessuna relazione con Casa Romei. Queste sale erano usate dalla servitù e come deposito per il cibo, anche se una delle stanze presenta una vasca sotterranea (in parte visibile) termale. Forse la stanza in passato aveva avuto un uso diverso.
Le sale ospitano comunque marmi di ogni genere, da statue, busti, fregi, monumenti funebri, pulpiti, fontane, cotti e ceramiche, stemmi gentilizi, conchiglie ornamentali (marmo di Verona). Dal piano terra si accede poi, attraverso un'alta scala, ai piani superiori, veramente più suggestivi e che comprendono le sale più belle! Già dopo l'ultimo gradino ci si ritrova in un'altra epoca..il loggiato è interamente affrescato, i mattoncini di cotto rosso risplendono a contornare degli affreschi sbiaditi che però colpiscono e affascinano. Subito sulla destra le altre sale, arredate con mobili d'epoca, quadri, oggetti d'arredamento artistico. Tutte le sale sono splendenti di affreschi, ma la cosa più interessante sono i soffitti a cassettoni, alcuni veramente ben conservati (altri un pò decadenti, devo dire..). Quasi tutti rettangolari (Sala del 500), ma anche a piccoli quadrati (Sala della Scimmietta), mentre il Salone d'Onore, la stanza più bella del Museo, presenta cassettoni a piccoli rombi, davvero caratteristici. La sala in questione è enorme, l'ambiente è regale, i dipinti di un bianco immerso di fiori e araldi colpisce. Interessanti anche i dipinti della Sala Tobiolo e Angelo e quella di Davide e Golia.
Il Salone d'Onore dà accesso ad altre due piccole stanzette, che contengono altri reperti scultorei della scuola ferrarese. Non tutte le porte sono chiuse, la loro forma è sempre a volta a crociera gotica, alcune hanno delle porte di legno massiccio caratteristico e in molte stanze sono presenti delle specie di finestrelle molto basse (altezza bambino) che separano una stanza dall'altra (peccato non averne capito il significato). Sono carine, se ti ci appoggi e parli la tua voce risuona in tutta l'altra stanza! Altra cosa che colpisce la grandezza dei camini, alcuni ancora conservati, altri solo accennati..sono bellissimi e veramente enormi! L'esterno è ancora il loggiato, la parte esterna della casa presenta delle bellissime decorazioni di marmo che lasciano incantati, la passeggiata per tornare giù è interessante, da un lato i marmi, dall'altro il loggiato, dall'altro ancora gli affreschi bianchi e colorati..se si pensa a come potevano essere vissute quelle mura ci si riesce veramente a immergere in un'altra epoca.
Il biglietto costa 3 euro, non c'è sconto studenti, diciamo che la casa è anche interessante, se ci fosse stata almeno una guida disponibile! Visitarla così ha ben poco senso. Non la consiglio come prima visita turistica, c'è di meglio, ci sono residenze ben più belle e ricche da vedere, ma se siete appassionati non potete non farvi un giro. Il bookshop presenta qualcosina di Ferrara insieme a un mix di vetri di Murano veneziani, angioletti e oggetti con mosaici di Ravenna. I segnalibri e i piccoli book sono molto carini, con riprese di acquerelli originali di Alberto Lunghini, ma costano 1,80 euro l'uno, quasi più dell'entrata! Ogni piccolo opuscolo costa 50 centesimi, non ho mai visto una cosa del genere, di solito gli opuscoli cartacei informativi essenziali sono gratuiti.
Nessuna foto purtroppo, mi sarebbe piaciuto conservare un ricordo più profondo di alcuni marmi veramente bellissimi e di alcuni soffitti che solo quelli meritano una visita!
In conclusione, se siete di passaggio e avete poco tempo, saltate Casa Romei e concentratevi su residenze ben più degne. Se invece siete degli appassionati e amate questo tipo di case-museo la visita è sicuramente d'obbligo!