martedì 21 agosto 2012

Museo delle Cere Anatomiche - Bologna


Se vi trovate in viaggio in Emilia Romagna e decidete di visitare Bologna vi posso consigliare questo piccolo museo, che si trova presso il dipartimento di Anatomia Umana Normale, quasi alla fine di Via Irnerio, in pieno centro storico. 

All'ingresso sarete accolti da grandi vetrate a destra e a sinistra, alte fino al soffitto, che contengono teschi umani. Sono teschi reali, ritrovamenti umani (uomini, donne e bambini) nel corso dei secoli e molti di essi sono perfettamente conservati. La prima volta che li ho visti mi hanno fatto un pò impressione, ma se amate l'anatomia e questo genere di musei li troverete interessanti.
Lungo il corridoio chiedo alla portineria dove accedere al museo, che si trova al primo piano. L'ingresso è gratuito. Si tratta infatti di uno dei musei dell'Università, e già si nota che l'ambiente è più tranquillo, meno classico e statico dei normali musei. Molti operatori in camice bianco attraversano i vari corridoi delle sale, non mi notano nemmeno.






All'entrata interna vi sono diverse vetrine, non grandissime, che contengono specialmente libri, disegni e illustrazioni di varie epoche. Alcune piccole cere sono mostrate a fianco, le riproduzioni sono fedelissime e veramente efficaci. Si tratta di cere anatomiche, rifacimenti degli organi, apparati, parti esterne del corpo, ma anche scheletri, crani, articolazioni, ossa, vasi, nervi..insomma tutto ciò che concerne l'organismo umano nella sua fisiologia.

Lungo la sala c'è una piccola stanzetta dove è presente una breve spiegazione a pannelli sulla storia del cancro della mammella. E' interessante perchè questa malattia è sempre stata molto diffusa anche in secoli passati e quì viene spiegato il modo in cui veniva affrontata, come venivano trattate le donne, le cure e l'allora chirurgia, riproduzioni di disegni e bozzetti, terapie e problemi psicologici femminili associati. In pratica una piccola pillola di patologia da quando è stata scoperta la malattia fino ai giorni nostri.


Il piccolo corridoio sfocia in una sala ben più grande, che ospita le varie opere artistiche di autori diversi. Questa volta sono anche illustrate a grandezza naturale, sempre esposte in vetrine. Qua è possibile visionare sezioni cerebrali, cerebellari, il mesencefalo e i vari fasci che lo attraversano, studi sulle varie componenti del volto, come occhi, orecchio (interno ed esterno), cavità buccale (la lingua fa impressione!), faringe e laringe in vari tipi di cere, con e senza muscolatura, con e senza vasi, con e senza nervi. Il tutto è veramente strabiliante, se si pensa che alcune cere risalgono anche al 1700!
Una zona della sala ospita parti anatomiche di arti. Questi si possono vedere completamente innervati, attraversati dai vasi, sezionati e scomposti. Alcune vetrine contengono esempi di malformazioni teratogene, specialmente su bambini ma anche su piccoli animali. Fanno impressione, quindi se non sapete cosa sono è meglio non approfondire!
Ancora sezioni della testa, questa volta molto grandi, ma anche in bella vista tutti gli altri apparati: circolatorio, respiratorio, gastro-intestinale, urinario, genitale, ecc. In particolare il gastro intestinale è studiato come nei normali libri di anatomia umana, riprodotto interamente oppure privato di un organo, poi dell'altro (addome senza fegato, senza stomaco, ecc.). Questo permette una visione dell'insieme molto interessante. Rilevanti anche le cere a busto con riproduzioni dei muscoli e delle articolazioni, ci si fa davvero un'idea più precisa se si hanno dei dubbi che i libri scarsamente risolvono!
Un'altra saletta a parte è dedicata alle malattie genetiche, teratogene, mutageniche e cancerogene. Vi sono cere raffiguranti scheletri malformati, ma anche varie parti del corpo, dai piedi, alle mani, occhi, arti, malattie ciclopiche, tumori (i tumori della testa sono impressionanti), ma anche effetti di malattie infettive ormai scomparse come il vaiolo (qui vengono rappresentate soprattutto teste di bambini...). La sala è veramente interessante, anche se manca di spiegazioni. Se una persona non conosce un po' di anatomia e patologia potrebbe capire ben poco! Qualche piccolo libricino è posizionato accanto a ogni ricostruzione, ma spesso è illeggibile, manca di didascalia oppure è difficile da interpretare. Ho fatto fatica anche io a destreggiarmi in alcuni punti.


L'esposizione la ritengo rilevante, data la storia anatomica dell'Università di Bologna. Purtroppo manca una guida, anche cartacea, l'ambiente è molto lasciato a sè dal personale, presente ma assente, qualche fascicolo dà delle lunghe descrizioni che non si ha di certo voglia di leggere stando fermi in piedi in un angolo.
Se studiate medicina, farmacia o affini, consiglio di certo una visita. Vi tornerà molto utile per capire questo tipo di "arte", ma anche per vedere con i vostri occhi le diverse concezioni dell'anatomia umana attraverso i secoli, quando molte parti del corpo non erano ancora state scoperte, ed erano quindi inesplorate. Farete un piccolo viaggio tra anatomia umana normale e patologica, senza conseguenze se non siete facilmente impressionabili (impossibile avvicinarsi a un libro di anatomia se lo si è!). Ma lo sconsiglio per chi non ama questo genere di cose, per chi non è "duro", perché sicuramente lascia il segno!
La sala delle mutazioni genetiche poi è da escludere se non avete un cuore sufficientemente coraggioso!