Al Castello di Brescia è possibile visitare questo splendido museo del Risorgimento, un pezzo di storia unica, uno dei più importanti a livello europeo in Italia.
Il museo del Risorgimento di Brescia è uno dei più importanti in Italia e in Europa. Si trova in un'ala del Castello denominata "Piccolo e Grande Miglio". Per arrivarci bisogna salire diversi scalini e addentrarsi tra le stradine e salite che portano all'interno delle Mura. L'interno però non è molto ben organizzato.
La sala, piuttosto ampia, si snoda in diverse zone separate da cartelloni e padiglioni che raccontano e scrivono il periodo storico. Le scritte sono poco capibili e vi sono inoltre molti errori di italiano. Non voglio essere puntigliosa, ma data la fama del museo, mi sembra anche una cosa importante da far notare.
percorrendo la sala, mi trovo davanti 4 busti e dei dipinti che mi lasciano incantata..sono i volti di personaggi più o meno noti: Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II e Napoleone III. Nelle statue Napoleone e Garibaldi presentano la barba e non si vede la bocca. Il naso di Vittorio Emanuele II invece mi ha colpita moltissimo! Particolarmente grande, con la punta in sù..non prendetemi per matta, ma i volti erano a grandezza naturale e vedere un calco del Re in persona ad altezza naso..non è da tutti i giorni!
Più in là rimango affascinata anche da due dipinti di Inganni, noto pittore bresciano del 1800. Anche quì il naso si vede molto bene! Che stranezza! I dipinti sono molto realistici, sembrano quasi fotografie. Oltre a dipinti, vi sono moltissime locandine e manifesti dell'epoca, chiamate alle armi, comunicazioni del Re e di Napoleone, foto, libricini, stemmi, bandiere, monete, carte che documentano la guerra in tutti i suoi aspetti e numerose cartoline d'epoca raffiguranti in modo davvero realistico momenti di vita quotidiana e di guerra. In particolare mi hanno colpito i quadri raffiguranti i zuavi..le loro divise e i loro momenti tra gli accampamenti e in guerra, ben documentati.
Andando avanti c'erano diverse vetrine, con abiti e divise dei generali ma anche dei soldati, molto belle devo dire, ben tenute, ben esposte. Inoltre armi, sciabole, pugnali, bombe. Devo dire che la vetrina che mi ha colpita maggiormente è stata quella della "cassetta medica" del pronto soccorso. All'epoca gli "attrezzi" chirurgici erano ben diversi dai nostri! Ricordo delle seghe, un martello, chiodi, coltelli, pinze, molti oggetti di ferro, forbicioni..ma anche una piccola bilancia a due piatti, un becker di metallo, un mortaio con pestello e barattoli di vetro contenenti ancora delle sostanze!
Durante la guerra (il tutto è ben documentato in quest'ala del museo) Brescia contava circa 30 mila abitanti, e ogni chiesa e luogo adeguato ad essa si sono trasformati in ospedali civili, con un totale di 40 mila degenti in tutto. In questa città è nata anche la crocerossa italiana. Una cartina e un registro illustrano bene questo aspetto della guerra, la solidarietà dimostratasi tra gli abitanti e i medici. I feriti erano italiani, ma anche austriaci e francesi. In altri quadri si notano anche, tra la popolazione civile, delle persone di colore. Devo dire che il Museo è davvero ben allestito, molto ricco, anche se non troppo bene organizzato. Se non si conosce un pò di storia si può fare confusione perchè non tutti i pannelli espositivi sono chiari. Ma è sicuramente molto interessante, i cimeli sono diversi e vari, e anche quì ci si potrebbe stare delle ore a leggerli e scoprirli uno per uno.
Quando sono stata a visitare il Museo, c'era anche una sezione dedicata a una mostra contemporanea itinerante: Ruggeri e Oliveri.
Ma non ho apprezzato questa cosa, perchè sono stati collocati insieme due mondi completamente diversi.
Molto vicino al museo sorge anche il museo delle Armi. Anche questo vale la pena di vederlo, un pezzo di storia che non può passare inosservato.