lunedì 18 giugno 2012

Acetaia del Cristo - San Prospero (Modena)

acetaia del cristo modena
L'Acetaia del Cristo è una delle acetaie specializzate in produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP di alta qualità. Sono stata qualche mese fa a visitare l'acetaia e ne sono rimasta molto colpita. Mi ha toccato molto il cuore leggere sui giornali che molte botti di aceto sono andate perdute in seguito al terremoto e spero che tutto possa tornare al meglio in breve tempo. Sul giornale c'era scritto: "per noi l'aceto balsamico è uno di famiglia e se avessimo potuto ci saremmo portati in tenda anche le botti".
Questa frase concretizza moltissimo il pensiero che ho potuto percepire, insieme alla passione, durante la mia visita che ricordo con estremo piacere.



L'Acetaia del Cristo è una delle più famose della zona. La visita è gratuita previa prenotazione e posso dire che ne è valsa la pena. Al nostro arrivo una simpatica ragazza ci ha accompagnato tra le varie zone dell'azienda e ci ha spiegato, in modo chiaro e appassionante, come funziona la produzione e quanto sia importante la tradizione di famiglia. 

Dopo un'anteprima passata a raccontarci le differenze tra l'aceto balsamico e quello tradizionale (e l'importanza della cosa!), scopriamo che l'azienda ha ben tre generazioni, comprende 2.000 botti per la produzione esclusiva dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che, a differenza dell'altro, ha una preparazione molto più lunga e artigianale (12 anni il Tradizionale, 25 l'Extravecchio). La famiglia si occupa della coltivazione dei vigneti, di origine biologica, della vendemmia, della cottura dei mosti, e di tutto il procedimento fino al risultato finale.

All'inizio della visita vi verranno spiegati i meccanismi tecnici di produzione, ma la parte più interessante riguarda sicuramente la visita delle botti. La prima "saletta" che vediamo ha delle botti antichissime. Difficile per me immaginare una simile tradizione: l'aceto viene conservato per lunghi anni in botti di diverso tipo di legno, alcune delle quali appartenevano ai nonni e che sono antichissime! La conservazione avviene in botti differenti (e ne vedrete di piccolissime e di molto molto grandi) di dimensioni e di composizione del legno che poi andranno a profumare l'aceto in una maniera o nell'altra. 

La nostra visita si arricchisce di aneddoti personali e tradizionali, quanto è importante l'aceto, quanto questo sia davvero considerato un componente della famiglia, quanto sia importante che la qualità venga mantenuta nel tempo e soprattutto quanto è buono! Alla fine della visita ci sarà l'assaggio gratuito... io conoscevo l'aceto tradizionale DOP per sentito dire, forse ne avevo assaggiato uno una volta? NO. Decisamente no. Quando lo si assaggia per la prima volta non lo si può dimenticare. Qui così scopro che l'aceto ha varie profumazioni e sapori, dal ciliegio (botti di ciliegio, e così via), ginepro, castagno, gelso, e sono tutti eccezionali (anche se a me sono piaciuti molto il ciliegio e il castagno). La ragazza ci tentava: durante l'assaggio con il cucchiaino ci diceva di pensare di assaggiarlo con la carne, con il gelato, con il pesce... e in effetti rendeva l'idea!

Insomma è stata una visita piacevolissima, una bella scoperta e una grande degustazione finale, ricca di passione e di amore, che ci è stato trasmesso con la tipica giovialità e allegria della gente modenese.
Grazie!