Il Museo della
frutta “Francesco Garnier Valletti” di Via Pietro Giuria 15 a Torino
è, tra tutti i musei di Torino, inconsueto ed affascinante, meta consigliatissima anche per un breve weekend a Torino. Raccoglie una vastissima collezione di
frutti riprodotti in vari materiali (principalmente gesso e pasta di vetro).
Lo scopo originario
della collezione, voluta e materialmente realizzata con
grandissima attenzione scientifica da Francesco Garnier Valletti per la
Stazione Sperimentale Agraria (diventata poi Regia Stazione Chimico Agraria e
nel 1967 Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante), era quello di
riprodurre nel modo più fedele possibile tutti i frutti reperibili in Italia e
poi allargatasi parzialmente alle zone limitrofe con qualche puntata
anche nell'esotico.
Non bisogna essere
degli appassionati o degli studiosi per apprezzare la qualità della fattura e
la sorprendente corrispondenza alla realtà delle riproduzioni. Anzi può essere
una grande sorpresa scoprire frutti (la parte principale è dedicata mele, pere,
pesche, albicocche, susine ed uva anche se ci sono alcuni duplicati di rape,
barbabietole, carote e patate) comuni ma in fondo totalmente sconosciuti per
l'immensa varietà.
Le varietà di mele,
ad esempio, che sono la parte più importante della collezione, sono per buona
parte attualmente quasi sconosciute ed in alcuni casi del tutto estinte. L'uva
è riprodotta e modellata anche nei vari stadi di decadimento, fino
all'appassimento.
Il tutto è esposto
nei tipici armadi con vetrate dei laboratori originali che,
sebbene trasferiti dalla sede iniziale e storica dell'istituto di
ricerca, sono stati ricostruiti fedelmente nella nuova collocazione.
Le sale dall'aria
antica consentono di scoprire non solo quante sono le varietà delle mele, delle
pere e delle susine, ma anche le loro origini, i loro nomi, scoprirne e vederne
i colori grazie alle magnifiche riproduzioni e di comprendere il complesso
processo di elaborazione che richiedeva lavoro sul campo, con disegni e
descrizioni, scavo degli stampi per concludersi con un vero e proprio artistico
plasmare il modello finale di un
frutto, tanto da renderlo davvero simile a quello reale.
All'uscita
la sezione multimediale per quanto interessante nulla può contro il fascino di
una mela di gesso in un vecchio armadio di vetro.
Foto Museo della Frutta di Torino