domenica 10 maggio 2009

Casa di Keats e Shelley - Roma


Premetto che ADORO Keats, e che ho scovato questa casa solo per lui. Arrivare in Piazza di Spagna è piuttosto semplice, anche dalla stazione non è troppo lontano e comunque è ben servita dai tram.


L'entrata si trova un pò imboscata direi, al terzo piano di un vecchio palazzo.
Già mentre salivo le scale mi prendeva l'atmosfera, e mi batteva il cuore (che posso dire, Keats mi emoziona!)..tutto attorno, appesi ai muri, quadretti con foto e ritratti di poeti del Romanticismo Inglese..
Una volta arrivata lassù (ero l'unica!), mi accoglie una ragazza bionda, inglese, che non parla proprio italiano! Mi rifila in mano il biglietto e mi dà una specie di guida (dei semplici fogli stampati a computer), in tutte le lingue (anche l'italiano, strano!). 



Dalla piccola stanzetta sobria e semplice di accoglienza dei turisti, si accede alla favolosa casa..legno scuro ovunque, libri dappertutto, grande vetrine pine di oggetti e disegni, dipinti, cartoline..di tutto! La sala a cui si accede all'inizio è molto ampia, e presenta una vera e propria biblioteca ricolma di volumi appartenuti a John Keats e a Shelley, ma anche a Lord Byron, Mary Shelley e altri amici che li andavano a trovare.
In mezzo alla sala c'è un grande tavolo di legno, diligentemente curato, alle finestre delle tende di velluto, poi qualche poltrona, scrittoi, specchi e libri, libri dappertutto!
Sulla sinistra si accede a una stanza, occupata da Lord Byron. In essa tutto (o quasi), è rimasto come allora: armadio, scrittorio, poltrone e sedie, lettere, libri (manca il letto).
A destra della sala ci sono altre due stanze, a cui si accede attraverso un'altra sala separata da un grande arco: sono le stanze di Keats e Shelley.
Keats e Shelley, quando arrivarono in Italia, furono ospitati da due donne in questa casa: una signora e la figlia, chee spiavano spesso i due scrittori, forse ritenendoli anche un pò inusuali. Essi infatti passavano moltissimo tempo in casa, soprattutto Keats, che era più delicato di salute. 
La camera di Shelley è piuttosto piccolina, e non presenta granchè: la scrivania e qualche disegno. 
Subito accanto c'è quella di Keats..non so, forse sono di parte, ma è un luogo stupendo, magico per me! L'entrata si trova proprio di fronte a una stanza adibita allora a biblioteca, ricolma ora di libri di vecchie edizioni degli autori, di libri di proprietà e di donazioni letterarie al museo. Il tutto è ben conservato nelel vetrine, non si può toccare nulla, gli inglesi hanno conservato questo luogo con estrema cura, e si vede!
La stanza di Keats presenta una piccola poltrona sulla sinistra..proprio di fronte alla porta una scrivania piccolissima (diciamo un piccolo tavolino), che dà proprio sui gradini di Piazza di Spagna! Lì accanto un bellissimo letto a barca in legno, con le lenzuola di seta, a righe verdi e bianche, come si usavano allora. Di fronte al letto un camino grigio, spento ovviamente. E accanto un piccolo comodino. Il tutto attorniato da quadretti, cartoline, lettere della sua amata, dipinti, disegni che il suo amico Severn gli faceva in casa, e un disegno bellissimo e tristissimo, che mi ha colpito..fatto a china, il suo viso stanco, febbricitante, morente, speranzoso, delirante..quel quadretto, piccolissimo, domina e regna sovrano in quella stanza, e fu fatto da Severn qualche ora prima della morte di John. Ha lasciato il segno dentro il mio cuore (lo potete vedere nella terza pagina delle foto del sito ufficiale). 
Con la mia guida in mano, mi sono seduta. E ho cominciato a leggere. Il parquet scricchiolava e fuori pioveva..ma io mi sono completamente immersa..ho annusato gli oggetti, ho colorato i miei occhi, ho sfiorato la seta delle lenzuola morbide e delicate..e ho sognato. Sì, letteralmente..senza parole, ho cercato di immedesimarmi, nei suoi pensieri, nella sua vita, nello scoprire l'Italia e la meravigliosa Roma! 
Mentre leggevo immaginavo..Keats amava stare seduto sulla sua scrivania (micro!), a scrivere poesie e guardare la gente fuori dalla finestra. A volte la apriva, ma poi era infastidito dai rumori eccessivi della gente, e anche dall'aria tiepida che disturbava i suoi delicati polmoni. E guardava, e scriveva poesie, e sognava e cantava..
lo immagino, nel freddo di quelel stanze, riscaldato dal suo piccolo camino..mentre cercava di addormentarsi e non riusciva..in quel meraviglioso letto a barca..
purtroppo non si potevano fare foto, ma quel letto è esattamente quello in cui è morto..non immaginate che sensazioni..davvero, sono inspiegabili..
la stoffa ovviamente non è quella originale, ma è stata sostituita e copiata esattamente com'era. Il letto è piccolissimo, ma davvero John era così piccolo?!
Mentre leggevo..ho scoperto che quella casa era un ritrovo per poeti! Ci andarono infatti moltissimi altri, come Mary Shelley ad es. (l'autrice di Frankestein)..spesso lei, Shelley, Keats e Byron si riunivano insieme..e per passare il tempo, si inventavano delle storie. Quelle che andavano per la maggiore erano quelle di fantasmi! Ognuno di loro inventava un pezzo di storia..così si divertivano! Pensate, che fu proprio quel periodo a ispirare la giovane Mary a scrivere Frankenstain..era entusiasta dell'atmosfera horror della casa (se entrate nel contesto, considerate che erano tutti più o meno dei vent'enni..). Io leggevo e mi perdevo..e più mi perdevo, più sarei rimasta in quella stanza, seduta, a sentire l'odore e il sapore e il tepore di John (o del mio GIovanni!)..poi ho sentito dei passi..era la ragazza bionda! Mi ha guardata un pò stranita..poi ha visto che leggevo soltanto ed è andata via! Certo, dopo due ore che non mi vedeva si sarà un pò stranita pure lei!
Che dire, non vedo l'ora di tornarci, è stata un'esperienza per me bellissima, da sana adoratrice di John Keats! Se lo amate, se lo adorate, vi prego andateci! Con pochi euro (mi pare 4) potrete vivere un piccolo viaggio indietro nel tempo!
Prima di uscire ho comprato qualche cartolina (tra cui quella meravigliosa dei ritratto di china), per conservare con me qualche momento che poi si sarebbe perso.
La ragazza è stata gentilissima, amichevole, mi ha detto che non ci vanno troppe persone a visitare il museo..ed è un vero peccato! Perchè davvero, merita moltissimo! Ma solo se amate Keats, Shelley e Byron..e i poeti inglesi ovviamente!
Scendendo le scale, un pò di tristezza (sarà possibile secondo voi?! Sì, per me c'è stata davvero! E malinconia, al pensiero di quante volte John avesse fatto su e giù quelle identiche scale da me in quel momento calpestate una sola volta..

la biblioteca

calco del volto di Keats

la camera di Lord Byron

camera di Keats

il letto a barca di Keats

il caminetto nella camera di Keats

la scrivania e la finestra affacciata su piazza di Spagna (camera di Keats)