domenica 10 maggio 2009

Museo Casa di Hermann Hesse - Montagnola - Lugano


l Museo si trova a pochi chilometri dal centro di Lugano, esattamente sui colli di Montagnola, nella Collina D'Oro. Arrivarci non è così semplice, perchè la zona di Lugano che porta in alto verso quelle parti è piuttosto trafficata, e non credo che sia neanche servita dai mezzi. Noi siamo andati in macchina e ci abbiamo messo un pò (circa 20 minuti, ma considerando la vicinanza al centro, direi che è molto!).

La casa si trova immersa nelle colline. Oggi è un'abitazione privata, ma i proprietari, da un pò di anni, hanno concesso l'affitto di Torre Camuzzi, una parte della casa, alla Fondazione Hermann Hesse, per cui è stato creato in essa questo Museo.
Esternamente si vede che la casa è abitata, e già io mi chiedevo da chi..
Quando siamo andati noi, c'era un bel gruppo di turisti tedeschi a visitarla, e all'entrata non ci hanno chiesto di pagare il biglietto. Essendo una fondazione, abbiamo creduto che fosse gratis (ci siamo accorti soltanto a casa che era a pagamento!). All'entrata, delle signore di mezza età piuttosto sorridenti e cordiali, e un'atmosfera di festa. C'erano infatti molte paste, brioches, pasticcini e vino bianco a volontà. Mi sono davvero stupita, ho pensato che fosse il compleanno di qualcuno. 
Il piano terra ha n piccolo corridoio che si apre sulla destra, dove ci sono dei quadretti con delle notizie sulla vita di Hermann. In pratica tutta la sua biografia è appesa ai muri! io ne ho letto un pò, perchè questa cosa l'ho trovata alquanto noiosa (e poi stavo con una persona alla quale non fregava proprio nulla di Hermann Hesse). In effetti, avrebbero potuto sfruttare meglio lo spazio creando una biografia di cimeli, sarebbe stato più interessante.
Subito dopo ci sono dei gradini, stretti e curvi, che danno al piano di sopra.
Hermann Hesse ha vissuto a Casa Camuzzi soltanto alcuni anni della sua vita in Svizzera, mentre i restanti si è trasferito nella Casa Rossa, poco distante. Questo Museo, allestito nella Torre Camuzzi, rappresenta perciò una sola parte della casa, quella per lui adibita a studio e atelier. Il piano terra infatti veniva da lui usato per disegnare e dipingere i suoi famosi acquerelli, mentre la parte di sopra era praticamente adibita a studio. Lungo i muri che costeggiano la scala, ci sono diversi quadretti e oggetti comprati nei suoi viaggi in Italia..tra cui una Madonna col Bambino a lui molto cara comprata a Venezia. Il piano di sopra consta di una piccola stanza che si affaccia sul cortile esterno della Torre. Poco prima c'è un atrio, dove sono presenti delle vetrine con diversi abiti e oggetti che risalgono al suo Viaggio in India. C'è la veste bianca, mi ha colpita! E' piccolissima, stretta, sembra di un bambino! Hermann in effetti era piuttosto magro, ma vederla così mi ha davvero fatto impressione! Tra gli oggetti a lui cari, un cappello che usava quando curava l'orto (altra sua passione) nel suo amato giardino, per ripararsi dal sole. E diversi libri e quaderni di appunti, usati per scrivere il suo viaggio. La vetrina è piccola ma sono rimasta a guardarla per parecchio tempo..già, gli oggetti appartenuti agli scrittori che più amo mi lasciano sempre strane sensazioni, ricalcano l'atmosfera che è e sempre sarà presente in loro e nel mio cuore. E lì dentro, vi assicuro, si sente tutta! Poco più avanti c'è la stanza che Hermann usava come studio. Che meraviglia! Nel centro ci sono delle bacheche in una vetrinetta con una raccolta di cartoline da lui mandate agli amici dall'Italia e dall'India. Beh ragazzi, le cartoline dell'Italia sono strepitose! Vecchissime, con dei disegni che non potete immaginare! Tutto attorno alla stanza altre vetrinette, con oggetti di hermann: un ombrello, una serie di occhiali, penne e calamai, un piccolo busto raffigurante lui stesso, portapenne, fermafogli di vario tipo, il suo taccuino e una borsa. Altre vetrine sono piene di oggetti a lui cari, come i suoi gessetti, una vecchia edizione di "Favola d'Amore": si tratta del manoscritto originale illustrato dall'autore. E inoltre i suoi pennelli e tubetti di colori usati e non finiti, lasciati là, come se il tempo si fosse fermato. 
Proprio di fronte alla porta finestra, che dà su un ampio balcone, c'è un tavolo ricoperto da un vetro, che contiene al suo interno lettere, cartoline, scritti e appunti, E sopra di esso..la cosa più bella mai appartenuta ad Hermann: la sua macchina da scrivere! Questa non era dentro nessuna vetrina (ma pulitissima!), ma semplicemente appoggiata sopra il tavolo, con un foglio al suo interno scritto da lui. Subito accanto, sulla destra, due bicchieri di vetro, tra cui uno rosso, appoggiati accuratamente in giù sopra due tovaglioli.
Beh, cosa strana per me da vedere, ma evidentemente Hermann soleva fare così..
il Museo è davvero piccolino, non c'è altro da vedere..così siamo scesi, dopo la contemplazione, e tornati giù c'era ancora della gente che beveva e mangiava. Che stranezza, ho pensato, sembrava un happy hour, cosa faceva quella gente, non aveva molto rispetto per Hermann! Invece, tornata a casa, ho letto qualcosa in proposito..Hermann era un uomo taciturno ma festoso. Diceva che in casa sua non doveva mai mancare il sorriso, e che ogni persona che lo andava a trovare, doveva avere sia da mangiare che da bere. Prima della sua morte, volle che la sua casa diventasse un luogo piacevole di festa, non di tristezza per la sua morte. Così, la fondazione Hermann Hesse, ogni giorno o nelle occasioni speciali, cerca di riprodurre l'atmosfera che Hesse tanto amava, in modo da accogliere i turisti in modo amichevole, e di farli sentire a casa propria.
Una volta scese le scale, ci siam diretti verso l'uscita, ma non prima di aver comprato le mie solite cartoline..di qualche acquerello (presente al piano terra), della fantastica foto di Hermann col cappello (che tutti voi conoscerete), e di qualche cartolina di ricordo delle vetrine e degli oggetti a lui cari.
Poco fuori dalla casa, c'è un'insegna di metallo raffigurante il percorso che Hermann amava fare nelle sue passeggiate. C'è proprio una stradina che porta fino in alto alla Collina D'Oro, chiamata Strada Hermann Hesse. Lui la percorreva spesso, trovando ispirazione per i suoi quadri e i suoi scritti. Hermann amava moltissimo le colline del Lago di Lugano, molto vicine all'Italia, che amava altrettanto. Scelse questo posto per vivere i suoi ultimi anni (ma in realtà visse molto più a lungo!), che fosse in collina, per poter ammirare le montagne svizzere, ma anche dare uno sguardo alla sua Italia, tanto decantata e ammirata. Alla fine del percorso della Collina, si arriva a un piccolo Cimitero, in cui Hermann scelse di essere sepolto, molti anni prima della sua morte. La sua lapide è semplice, povera, come era lui, ma ricca di preziosità..scelse un posto non troppo in vista, poichè non amava esserlo. E tutt'ora la sua tomba, circondata da fiori, si trova immersa in cespugli e piante, sempre all'ombra, come fu lui nella sua vita reale (nonostante la sua fama), e come volle esserlo anche dopo, nel suo eterno Paradiso.
Montagnola è un posto bellissimo, ve lo consiglio, la Collina D'Oro è favolosa. Se amate Hermann Hesse non potrete perdervi questo luogo davvero d'oro, come lo chiamano a Lugano!