Il Castello si trova proprio in centro storico, impossibile non vederlo, impossibile non ammirarlo! Esso fu costruito come dimora, roccaforte e simbolo dell'impero Estense, per dare un senso di potere ma anche per proteggere Ferrara da un eventuale attacco, che nel periodo degli estensi (circa 400 anni) la città non dovette mai subire. Inizialmente Ferrara, verso la fine del 1300 circa, non era grande come oggi, ma le mura della città arrivavano giusto all'altezza dell'attuale collocazione del Castello. Anticamente, a delimitare questa zona, era presente una Torre di Guardia. All'inizio il Castello nacque come piccola rocca (Rocca del Leone), poi vennero fatte delle modifiche, come il fossato e vari ponti levatoi. Gli Estensi sono però conosciuti ormai nella storia per la loro crudeltà. All'epoca dell'esistenza della sola Rocca del Leone, regnava un certo Nicolò II. Non che fosse un tiranno, ma di certo viene ricordato per le sue onerose tasse. All'epoca, all'inizio dell'impero, gli Este non avevano tutto questo gran potere e le ricche famiglie ferraresi competevano con esso, specialmente influenzando la popolazione. Nicolò II riuscì, tramite la costruzione del Castello Estense (già Castello di San Michele) a confermare il suo potere e ad assoggettare per sempre le classi sociali della nobiltà ferrarese. All'ennesima rivolta cittadina infatti, finita nel sangue, Nicolò II diede il via definitivo alla costruzione dell'attuale Castello Estense. Il punto di partenza fu proprio la Rocca del Leone, e l'intento era quello di costruirne altre tre identiche fino a formare un quadrilatero (le attuali Torre di Santa Caterina, Torre di San Paolo e Torre Marchesana). E così fu fatto. La famiglia estense era protetta, e poteva tranquillamente fare le sue passeggiate quotidiane nel cortile interno del Castello, grazie alla presenza di uno speciale ponte levatoio che collegava il primo piano del Castello al cortile. La famiglia poteva così riunirsi senza bisogno di uscire in piazza, considerando il fatto che non era molto amata!
Al Castello è possibile accedere sia internamente che esternamente. Il cortile esterno, chiamato "Cortile d'Onore" è accessibile a tutti, anzi è meta frequente di passeggiata di cittadini e turisti. Camminare attraverso i ponti levatoi, i cannoni ricostruiti, le loro palle adagiate una sull'altra, il piccolo pozzo e il loggiato, è davvero piacevole, soprattutto al tramonto. Inoltre il Castello è meta di incontri, spesso mostre, appuntamenti musicali, ogni settimana c'è qualcosa da fare ed è molto vivo. Dal Cortine d'Onore, degna di nota è lo Scalone Elicoidale, un'ampia scalinata che porta direttamente a una delle sale del secondo piano: il Salone degli Stemmi. La sala è molto bella, grande, il soffitto interamente affrescato (è rimasto molto devo dire), ed essa viene usata spesso per conferenze, ma soprattutto incontri letterari. E' una zona visitabile anche senza pagare il biglietto, quindi se vi trovate a Ferrara vi consiglio di approfittare di queste occasioni per poter rivivere una bellissima sala del Castello accessibile gratuitamente! In questi ultimi anni inoltre sono stati fatti molti lavori di restauro, quindi altre sale sono accessibili gratuitamente, ma si trovano nei sotterranei! Vi assicuro che visitarle è una bellissima esperienza! A volte fanno delle mostre, nell'interrato della Torre di San Paolo inoltre è presente una sala conferenze..fa un pò effetto vedere una sala riunioni circondata dalle volte del Castello, da spiragli di luce e aria a pochi metri dall'acqua del fossato, e con le classiche sedie di legno! Anche la Sala Gotica della Torre Marchesana sono riuscita a vedere in queste rare occasioni, sono delle volte nei sotterranei, molto belle, e ho anche partecipato a un torneo di scacchi in una di queste sale! Veramente suggestivo! Ma andiamo ora verso l'ingresso principale. L'ingresso ha orari limitati e si può decidere se fare la visita completa oppure salire anche sulla Torre del Leone. Ovviamente decido per la visita completa, mi faccio forza anche se soffro di vertigini! 8 euro in totale. Ciò che appare all'ingresso dà un senso di bello senza possibile altra descrizione..una vera roccaforte trecentesca..le prime stanze sono quelle che anticamente erano adibite a deposito militare, ne hanno ancora l'aspetto, anche se la parte più sotterranea del Castello fu in seguito utilizzata dalla servitù, come dispensa del cibo e luogo dove si cucinava, deposito per la legna, ma anche pozzi e vasche per lavare il bucato, preparazione delle cere e macellazione degli animali. Il piano è quello interrato, c'è poca luce, le finestre alle sbarre fanno la loro, sembra di tornare indietro nel tempo..ogni passo in salita e discesa dà emozione..le volte sono basse, ci sono dei cunicoli e a volte mi devo chinare per oltrepassarli. In pratica tra le ampie stanze ci sono molte gallerie (alcune ancora in restauro..non si possono vedere..ma non è che poi ci sia molta gente che vi osserva!!). Il cortile era invece destinato ai lavori manuali, dove falegnami, fabbri e ceramisti si occupavano di creare elementi utili per la vita quotidiana, come piatti e stoviglie, ma avevano anche il compito di accudire i cavalli e riparare i carri. Attraverso le feritoie i soldati potevano controllare tutta la città, proprio dalle sale interrate, ma anche dai numerosi spalti presenti. Alcune sale del primo piano comprendevano gli alloggi per le truppe.
Continuando la visita si passa a una delle zone più suggestive e favolose del Castello, le prigioni! Restaurate e aperte da poco al pubblico, rappresentano per me la parte più entusiasmante della visita! I prigionieri che venivano rinchiusi non erano i comuni cittadini (che venivano tra l'altro incarcerati in altre zone della città), ma le persone che avevano commesso reati contro la famiglia, gli attentatori al potere, ma anche chi aveva attentato alla vita del Signore, nonchè congiurati famigliari e traditori. La cosa è interessante, perchè le prigioni non sono poi tantissime (quelle aperte al pubblico veramente due), ma le più importanti narrano storie macabre e veramente sofferenti. I prigionieri dunque erano dei nobili, spesso parenti o addirittura fratelli del Signore. Il primo di cui si ha notizie fu Obizzo d'Este, che fu rinchiuso insieme a tutti gli altri congiurati nelle prigioni, dove poi furono giustiziati. Avevano tutti attentato alla vita del regnante. Nel 1400 invece due cugini appena sedicenni persero la vita..complice una breve e fugace storia d'amore consumata tra parenti: Ugo d'Este e Parisina Malatesta, figlio e moglie di Nicolò III. Le prigioni che ho potuto visitare sono quella di Giulio e quella di Ugo. Per accedervi si scendono dei ripidi scalini al buio, sono interrati nella Torre dei Leoni. Vi si arriva attraverso una grande botola (aperta). Dopo aver oltrepassato dei cunicoli, sulla sinistra, si apre ai miei occhi la prigione di Ugo. Una piccola stanza che in realtà è un lungo corridoio (forse lungo 3 o 4 metri per 2), quasi nulla arriva da un piccolo anfratto che dovrebbe essere una finestra, l'aria è ovviamente irrespirabile, in fondo c'è una specie di turca orribile, che fa anche da sgabello..e null'altro. Tutto attorno..scritte, scritte dappertutto e disegni, sembrano lamenti, si capisce che sono intrisi di sofferenza. La prigione di Giulio invece è più grande, per entrare dovete chinarvi perchè la porticina è piccola, attraversate un piccolo anfratto e poi vi si aprirà la stanza..piuttosto grande, con una finestra in alto più grande dell'altra, una stanza fredda, umida, ricolma di colori..di scritte, di parole, di disegni..incapibili, non ovviamente scritti nella nostra lingua, sovrapposti gli uni agli altri, alcuni sono dei segni verticali, come a voler contare i giorni che mancano a..!
Ovviamente queste prigioni sono state usate anche dopo la caduta degli Este, nel periodo napoleonico e anche nella seconda guerra mondiale, quindi le scritte fanno ormai parte di generazioni, ma vi assicuro che vederle così..in quel modo, mi ha stretto il cuore. In questa prigione, tra gli altri, vennero rinchiusi Giulio e Ferrante, fratelli di Alfonso d'Este, erede designato dal padre Ercole I. Tutti i congiurati furono giustiziati, mentre i due fratelli vennero rinchiusi in questa prigione. Ferrante morì poco dopo, mentre Giulio sopravvisse anche al fratello Alfonso, e fu liberato alla veneranda età di 82 anni! Pensate che le prigioni venivano a volte riempite finchè ci stavano persone..solo il pensiero mi mette i brividi!
Ma torniamo al piano di sopra..anzi, andiamoci proprio! Risalendo le scale si apre la vera vita del Castello, con le sue famose Sale. Mentre la parte sottostante era infatti riservata alla servitù, alle cucine, ai lavori manuali, tutte le zone ai piani superiori comprendevano le stanze dei regnanti, che erano sempre moltissimi! Nelle varie successioni del potere, molti furono i cambiamenti apportati, ma il Castello oggi si presenta come un vero e proprio Museo che ha conservato le caratteristiche originarie dell'impronta generale degli Estensi. Il piano ammezzato che conduce alle stanze e agli appartamenti dà luce a una stupenda ala esterna detta Loggia degli Aranci, o Giardino degli Aranci. Si tratta di una zona scoperta del Castello, veramente suggestiva, dove anticamente venivano fatte feste, avvenivano incontri romantici e chissà che altro..insomma una piccola delizia estense che non era proprio una delizia estiva classica come le altre (Palazzo Schifanoia, Palazzina Marfisa d'Este, per intenderci). Il cortiletto è molto grazioso, anticamente c'erano dei vasi in cui crescevano delle piante di arance, e ancora adesso, al di là del loggiato, vi sono queste piccole piante da decoro. Negli angoli sono presenti piccole panchine in pietra ricavate, e molti anfratti a forma di rombo, dai quali si ha una bellissima panoramica sulle principali piazze della città e sui tetti..anticamente le Signore spiavano così i "loro cittadini" e la vita comune. Continuando la nostra visita, si percorrono le stanze abitate, dalle sale da pranzo ai Camerini Dorati (epoca Alfonso I), che altro non erano che delle stanze studio finemente decorate, ai cui muri erano appese moltissime opere d'arte di gran valore. Molte delle stanze hanno i soffitti affrescati e sono veramente stupende, sono stati inseriti per questo motivo dei larghi specchi da cui si può vedere il soffitto e metà delle pareti camminando tranquillamente senza neanche alzare il naso all'insù..oddio, a me fanno girare un pò la testa, ma niente paura, perchè accanto ai finestroni sono sempre presenti delle panchine di pietra su cui potrete sedervi e ammirare il soffitto! Tra i vari camerini spicca quello voluto da Alfonso II, il Camerino dei Baccanali. In pratica è uno studio ricavato dal suo Appartamento dello Specchio, con dipinti notevoli, ora sono stati anche restaurati, quindi si possono ben ammirare! L'Appartamento dello Specchio comprende anche la Sala dell'Aurora, la Saletta dei Giochi e il Salone dei Giochi. I soffitti sono anche quì estremamente decorati, alcuni di azzurro, alcuni in oro. Altri soffitti sono invece a cassettoni, come quelli della Sala del Governo (detta anche Sala della Stufa), dove venivano tenuti incontri di giustizia. Tra le varie stanze troviamo anche una piccola chiesetta, la Cappella Ducale o di Renata di Francia (moglie di Ercole II, donna francese all'avanguardia, che diede un'impronta interessante alla dominazione degli Este, abbattendo il provincialismo diplomatico ed artistico..una donna tutta d'un pezzo insomma!). E' veramente piccolina e tutta decorata! A circa metà della visita c'è un piccolo corridoio diviso da un grande salone, dove si trova il bookshop e un punto di ristoro con tanto di bar e sala tv. La visita è davvero lunga, c'è da camminare, mi fermo a curiosare tra i segnalibri, mi siedo a leggere qualche opuscolo e chiacchero col barista! In pratica il bar è accessibile, ecco perchè il corridoio è diviso dalla scala, perchè dalla stessa scala si accede al bar gratuitamente, sede anch'esso spesso e volentieri, di incontri letterari. Dopo la pausa mi incammino nuovamente alla scoperta di altre stanze..e c'è l'accesso alla Torre dei Leoni..si può andare su in alto..io già tremo ma mi faccio forza..la salita non è facile, i gradini sono alternati a grate dalle quali si può vedere tutto sotto..un pò faticosa per me, visto che la mia testa gira..ma dopo essere arrivata in cima la soddisfazione è unica! Nella stanza, un quadrato piuttosto grande devo dire, c'è un banchetto con una signora che mi saluta..in pratica sta là da sola a controllare..non che ci sia poi granchè da fare, la stanza è vuota, e il balconcino che avvolge tutta la torre dà sull'esterno..con una bellissima vista sulla città. Non essendo protetto (ma è comunque alto) ho fatto veramente fatica a sporgermi..ma sono riuscita, camminando appiattita al muro, a fare tutto il giro e ad ammirare le bellissime piazze del centro, la Loggia degli Aranci, i tetti di Ferrara e tutto Corso Giovecca dall'alto. La Torre non è proprio altissima, quindi non aspettatevi chissà quale visione, ma è sicuramente affascinante! Sicuramente una delle zone più belle del Castello insieme alle prigioni. Sicuramente vale il prezzo del biglietto, però se avete bambini considerate che la salita è faticosa, ripida e lassù si è altini! La discesa poi per me è stata ancora peggio, poichè dovevo guardare giù per forza! Le altre sale che si presentano lungo il resto della visita (tra l'altro quasi finito) sono la Sala dei Paesaggi, la Sala della Devoluzione, la Sala delle Geografie, il Salone degli Stemmi, la Galleria dei Camerini, la Sala dei Comuni e la Saletta dei Veleni. Ognuna di esse è decorata con dipinti, alcune con quadri, i soffitti sono tutti meravigliosi, lasciano senza parole. L'ultima è la Sala delle Geografie, con delle mappe geografiche disegnate e appese alle pareti (in un dipinto si intravede anche una porticina nascosta, mezza dipinta!). Questa sala è abbastanza diversa dalle altre, perchè risale soprattutto al periodo in cui la Chiesa prese possesso del Castello.
L'uscita è sollevante, perchè per me è stata una camminata piacevole, ma anche lunga e faticosa, ma vi assicuro che ne vale la pena! Il Castello è un'attrazione affascinante, la visita interna merita moltissimo, anche se non molti si inoltrano nel farla. Il Castello è sede di numerose manifestazioni locali, feste e anche balli se vogliamo, ma gli interni riescono a svelare quello che di magico l'esterno soltanto non può!