martedì 21 febbraio 2012

Il Cupolone: Basilica di San Pietro in Vaticano - Città del Vaticano

Qualche mese fa, ho avuto la fortuna di poter usufruire di un viaggio lastminute gratis e, tra le tante possibilità, ho deciso di prendere uno dei voli per Roma e tornare a visitare la capitale. Roma è una città affascinante, e ogni volta che ci vado torno sempre al Vaticano a vedere la Basilica, non solo perché piazza San Pietro è strepitosa, ma anche per rivedere La Pietà di Michelangelo.




Sì perché la chiesa non è naturalmente un museo, ma ho deciso di citarla proprio per la presenza della famosa opera di Michelangelo, che è praticamente un pezzo da museo e soltanto per quella vale la pena di entrarci. Oggi La Pietà è confinata in un'ala della Basilica (la prima Cappella sulla destra appena dopo l'ingresso) e protetta da un enorme vetro trasparente. Per la verità non si vede neanche benissimo perché abbastanza lontana, mentre diversi anni fa era senza protezione e la potevi guardare proprio da vicino (faceva, inutile dirlo, un altro effetto!).

L'interno della chiesa ospita inoltre una statua in bronzo di San Pietro, dello scultore Arnolfo di Cambio, risalente al 1200 circa. 

statua di San Pietro

E' uso comune toccare il piede di San Pietro e chiederne la sua benedizione, e come tante statue che si trovano ormai in diversi luoghi "turistici" (di pellegrinaggio o meno), presenta il piede "ingiallito", ovvero rovinato dall'usura delle numerose mani che lo hanno "accarezzato".

La Pietà di Michelangelo

Degno di nota, che colpisce sempre, il famoso Baldacchino di San Pietro del Bernini, che si trova proprio sotto la Cupola di Michelangelo. Da qui, lateralmente, si apre l'ingresso per poter salire fino alla Cupola, in alto, in altissimo e poter vedere un panorama strepitoso. 

 Baldacchino di San Pietro

Tomba di Giovanni Paolo II

La salita ha due step: il primo in ascensore, che ferma a un'altezza che permette una visione generale sia della Basilica dall'alto, sia delle incisioni (tamburo). Il secondo step è, ahimè, più duro e "doloroso". Se soffrite di vertigini o di claustrofobia non ve lo consiglio affatto, perché ho faticato moltissimo a salire, i gradini sono tantissimi, man mano che si sale gli scalini diventano stretti, si inclinano, l'ambiente non è areato e sembra di attraversare cunicoli infiniti, tutti in salita. Ci sono delle piccole finestre su cui appoggiarsi, ma solitamente sono già occupate da anziani o persone più stanche di voi (e ce ne saranno molte!)... quindi coraggio e buona volontà, perché l'arrivo è strepitoso. Verso la fine dei gradini, ci sono anche delle scale a chiocciola e devo dire che è un'esperienza, perché quando poi si respira, non ci si crede che si è arrivati fin lassù (e non ci si crede neanche che lassù ci sia un bar...). Una zona di passeggiata tra le cupole porta poi al Cupolone vero e proprio, che ha delle protezioni di rete che non ispirano molta fiducia, c'è pochissimo spazio per muoversi e si gira ovviamente in tondo.

Cosa vedrete? Beh, un panorama mozzafiato, che ripaga assolutamente delle fatiche e della paura di non farcela, delle vertigini e a volte della nausea... i musei vaticani, i giardini vaticani e la fantastica piazza San Pietro vista da una prospettiva che tanto si studia nei banchi di scuola. Insomma, salita difficile ma è una delle esperienze più meravigliose che si possano fare! La foto panoramica è obbligatoria... anche perché, dopo esserci saliti una volta... chi ci torna più lassù! E attenzione, il ritorno è lo stesso percorso, però in discesa!